Alzi la mano chi non ha mai vissuto un'esperienza di questo tipo! E tu che non la stai alzando, tranquilla, lo sappiamo che stai mentendo.
Tracciare una linea di eyeliner è come disinnescare una bomba: hai il 50% di possibilità di fare un disastro e non sai mai quale dei due comprometterà tutta la situazione.
A tal proposito corre in nostro soccorso NYX con il suo eyeliner ergonomico. La forma curvata, ad ala di gabbiano, rende l'applicazione facile e quasi guidata perché si adatta esattamente la forma della mano.
Da oggi in poi niente più occhi da panda, ma solo cat (siamesi) eyes.
Quando ho aperto blogger oggi, ero partita con l'intenzione di scrivere un altro articolo, ma poi ho letto da qualche parte che oggi è stata indetta dall'ONU la prima giornata internazionale della felicità.
Lo so, il tempo fa schifo (o per lo meno qui a Roma piove da giorni come se fosse la stagione dei monsoni, sto prendendo in considerazione l'idea di rompere una sedia e ricavarne due remi per pagaiare in caso di necessità), c'è la crisi, la disoccupazione al 30%, non abbiamo un governo e nelle polpette dell'Ikea c'è la carne di cavallo. Inoltre non sarebbe così improbabile che i Maya abbiano sbagliano le previsioni di qualche mese e che quindi un asteroide abbia puntato il nostro paese. Sì, sicuramente non finirebbe negli Stati Uniti dove si svolgono tutti i film apocalittici, è decisamente più probabile che si schianti sulla mia macchina, dopo averla appena lavata, interni inclusi.
Perciò, fatte tutte le considerazioni del caso direi che per un giorno ci possiamo prendere una pausa (nel mio caso per guidare un'ultima volta la macchina, visto l'asteroide che ci sta per schiantare sopra).
Tutti i vari link su FB riportano quelle frasi tragiche e terrificanti che vi lanciano moniti del tipo:
"Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo"
Sai che angoscia? Forse sarebbe meglio pensare che di giorni ce ne saranno tanti, e belli. Se metto in conto che domani crepo, non vado di certo da quel gran bel pezzo di manzo del vicino a dirgli che sono così tanto innamorata di lui che sarei disposta a cucinargli muffin finché diabete non ci separi.
Piuttosto mi chiudo in casa e mangio il mondo, incluso un panetto di burro come fece Izzie in Grey's Anatomy.
Né tanto meno prenderò coraggio per andarmi a iscrivere a quel corso di Origami in carta igienica che è sempre stata la mia passione da quando ho imparato ad usare il vasino, magari li uso per comprarmici un'altra macchina (sempre perché la mia sta per essere sbriciolata dall'asteroide e la seconda la lascio parcheggiata a Hong Kong, tanto per sicurezza).
Insomma, vi propongo di ribaltare la questione e pensare che i tanti giorni che verranno saranno tutti un'occasione per fare, e per fare meglio e non che il giorno che stiate vivendo sia l'ultimo che vi è rimasto, ma che tutti gli altri siano una lunga possibilità per realizzare grandi cose. Quindi prendetevi una pausa, non tanto dalla vostra vita, ma dai brutti pensieri. Trovate qualcosa che oggi vi renda felici (non sto parlando di funghetti allucinogeni, quelli è più probabile che vi facciano volare da un palazzo e schiantarvi sopra alla mia macchina), piccola o grande che sia. E magari perché no, fate qualcosa che renda felice anche gli altri, ovviamente non sto parlando di andare a curare i lebbrosi, ma magari andare a trovare un amico che sta un po' giù accompagnati da una cesta di muffin, quella che il manzo di vicino non ha voluto perché è vegano!
Quindi, Spread Happiness.
A tal proposito vi lancio la palla. Ditemi quello che vi rende felice, senza andare a pescare nei sogni nel cassetto delle varie Miss Italia per cercare la pace nel mondo e l'amore fra le genti. Cose piccole, banali, semplici e facilmente reperibili.
Magari si crea una piccola catena, non come quelle che girano per mail del tipo "fra 7 giorni morirai" o "avrai 3 gemelli" che più o meno è la stessa cosa.
Per farlo potete usare Twitter o Instagram usando gli hashtag #spreadhappiness #giornatainternazionedellafelicità e taggando i vostri amici, o se preferite su Fb, in quel caso avete carta bianca, fatelo con una nota, un link nei gruppi, come vi pare!
Comincio io, una delle cose mi mette più allegria è questa:
Kiko raggiunge il milione di fan su Fb e noi ci guadagniamo. Cliccando mi piace sulla pagina fb di Kiko sarà possibile accedere alla sezione 1 Million Fans dove, dopo aver compilato un piccolo form, riceverete un coupon per ritirare gratuitamente uno smalto.
Gli smalti gratuiti sono quelli in vendita al prezzo di 3.90€. Il premio è ritirabile nei punti vendita senza obbligo di acquisto e negli store online con una spesa minima di 20€. La promozione è valida dal 14 marzo al 14 aprile. Nel caso aveste difficoltà ad accedere alla sezione riprovate in un secondo momento visto che la Kiko ha già dovuto interrompere l'iniziativa per modificare l'applicazione affinché supportasse l'elevato numero di accessi.
Che aspettate? Allo smalto non si comanda (specie se gratis)!
Piccolo DIY per modificare una camicetta, semplice e facile da realizzare.
L'altro giorno ero alla ricerca di una camicia da mettere sotto ad una felpa un po' particolare, ha le maniche corte e una lunghezza irregolare (davanti è più corta mentre dietro è più lunga), inoltre ha delle piccole borchie, spike e brillantini sulle spalle.
Dopo averne provate diverse, la mia scelta è ricaduta su una semplice camicia bianca acquistata da Promod anche perché la felpa era già ricca di dettagli e non volevo appesantire il tutto.
Dopo averla provata l'effetto era carino, ma forse era un po' troppo da scolaretta, ecco allora il flashback! L'altro giorno, da Pimkie, avevo visto una camicia di raso rosa (sopra la panca la capra campa) con delle perle piuttosto evidenti sulla punta del colletto, idea!
Ho frugato nella mia vecchia scatola da lavoro del patchwork (gloria adolescenziale) e ho riesumato delle scatole di perline color panna e verde menta chiaro.
A quel punto ho fatto delle prove appuntandole al colletto con degli spilli, giusto per vedere quale forma era più adatta o come mi sarebbe piaciuto posizionarle e infine le ho cucite.
Ripeto che non è complicato, né chissà quanto rivoluzionario, ma potrebbe essere un'idea carina per rinnovare una camicia o personalizzarla.
La differenza fra uomo e donna è sempre più sottile, uomini che indossano i leggins, donne con gli abiti dal taglio strettamente maschile, la parità fra i sessi è anche un'osmosi di abitudini e peculiarità alle quali non poteva mancare all'appello lo smalto.
Da anni simbolo di icone del punk del rock, lo smalto sta iniziando a diventare anche un must fra gli uomini, quasi come un accessorio da indossare abbinato, per esempio, alla cravatta.
Un esempio è stato Max Gazzè che l'ha sfoggiato sul palco dell'Ariston durante l'ultimo Sanremo. Sulla scia di questo trend la Faby nails lancia una linea di smalto per uomo, anche dal finish matt, e di cui è testimonial d'eccezione Morgan. Chi altri se non il cantante più alternativo ed eccentrico del panorama musicale italiano?
E voi che ne pensate? Serviranno flaconi di solvente più grandi?
Ogni grande progetto che si rispetti inizia così, per caso, e anche le Yankee Candle, famosissime in tutto il mondo e di moda fra blogger e youtuber, sono nate casualmente.
Torniamo indietro al 1969 quando l'allora sedicenne Mike Kittredge, troppo povero per comprare un regalo per sua madre, sciolse i suoi Crayons per farci una candela da regalarle. La vicina ne rimase affascinata e, dopo tante e insistenti richieste, riuscì ad ottenere che il ragazzo gliela vendesse. Con i soldi ricavati comprò la cera per realizzare altre due candele, una per la madre e un'altra da vendere: così nacque il business delle Yankee Candle.
Le profumazioni di queste candele spaziano dalle più classiche a quelle più insolite, il tutto basato sulla Fragrance Experience. Ogni profumo, ogni nota olfattiva richiama un'esperienza, un ricordo, un'emozione o una situazione. Ecco allora che vedono la luce fragranze come Clean Cotton che riportano alla memoria il bucato steso al sole e che profuma l'aria di pulito e fresco, oppure Christmas Cupcake che ricorda i pomeriggi passati in famiglia a preparare i dolci di Natale e leccare il cucchiaio sporco di impasto o Midsummer Night, per ritornare a quelle notti d'estate passate con gli amici a chiacchierare fino a mattina.
I prezzi non sono esattamente economici, ma ciò non ha impedito a queste candele di diventare fra le più vendute al mondo proprio per via delle loro fragranze originali.
Altra nota di merito è il packaging. Racchiuse in eleganti jar di vetro possono essere riutilizzate come pezzi di arredo per la cucina, come porta bon bon e le più grandi anche come porta biscotti o barattoli per lo zucchero e il sale. Sono disponibili anche sotto forma di tart, sample e tea light, insomma, ce ne sono per tutti i gusti.
Un piccolo tip, se comprate le tart (hanno la forma di una vera e propria tartina) munitevi anche di un brucia essenze/olii perché non hanno lo stoppino. La cera non si consumerà, saprete che dovrete gettarla via quando non emanerà più odore, la loro durata è fino a 8 ore.
In Italia solitamente vengono vendute al reparto casa della Coin, ma in diverse città esistono anche corner specializzati. Sono inoltre acquistabili online su siti come QVC, ebay e sul sito inglese di Yankee Candle
Le grandi catene del fashion low cost sono sempre più sensibili alla questione ambientale e anche H&M decide di fare la sua parte! Da fine febbraio, il famosissimo brand ha indetto la campagna Long Live Fashion! per il riciclo del tessile grazie alla quale potrete disfarvi dei vostri capi in maniera eco-sostenibile, ottenendo un piccolo rimborso. Basterà portare nei loro negozi i vostri abiti inutilizzati, di qualsiasi marchio e in ogni condizione, in cambio otterrete un buono sconto di 5€ (non cumulabile) da utilizzare su una spesa minima di 40€. Ogni cliente può portare fino a due sacchetti, di media grandezza, al giorno.
Con questa campagna H&M vuole ridurre l'impatto dell'industria tessile sull'ambiente e non trarrà personali profitti, ma anzi, per ogni chilo di indumenti riciclati devolverà 0.02€ a un'associazione benefica locale.
Tutti gli indumenti verranno classificati e divisi manuale in quattro categorie:
Reindossabili: verranno immessi di nuovo sul mercato mondiale come capi di seconda mano
Riutilizzabili: saranno tutti quei capi che non sono più nelle condizioni di essere indossati e quindi verranno utilizzati come stracci per le pulizie
Riciclabili: gli indumenti non più utilizzabili saranno riconvertiti in altre fibre tessili utilizzate per esempio nell'industria automobilistica
Energia: saranno tutti quegli abiti da cui non si possono ricavare fibre tessili e che perciò verranno convertite in energia
Quanti di noi hanno nell'armadio quell'orribile maglione alla Bridget Jones che ci ha regalato la zia a Natale? O quel vestito comprato all'ultimo minuto per un matrimonio solo perché non abbiamo trovato niente di meglio. Se non sapete cosa farne e vi dispiace buttarli, questa è un'ottima occasione, non trovate? Perciò date fondo all'armadio e Long Live Fashion!