12 febbraio 2013

Happy Pancake day!




Magari molti di voi lo sapranno già e l'unica ignorante ad esserne allo scuro ero io: girovagando per il web ho scoperto che oggi è il Pancake Day! In buona parte dei paesi anglosassoni e anche negli Stati Uniti, oggi si festeggia il Pancake Day, ovvero l'equivalente del nostro Martedì grasso.

La storia da cui nasce è piuttosto carina: il martedì grasso, giorno antecedente al mercoledì delle ceneri, si era soliti consumare i pancake perché contenenti zucchero, uova e grassi proibiti durante la Quaresima, essendo questo un periodo di penitenza ed astinenza. 

Negli USA si tengono addirittura delle vere e proprie competizioni fra scuole e abitanti dei villaggi, legate a una tradizione che risale al XV secolo. A quanto pare una donna si attardò nei preparativi dei pancake del martedì grasso e, quando sentì suonare le campane che annunciavano l'inizio della funzione, iniziò a correre verso la chiesa con ancora indosso il grembiule e la padella in mano. Lungo il tragitto continuò a preparare i pancake e da lì prese piede l'usanza di organizzare delle gare in cui i concorrenti si sfidano correndo con il grembiule e con una padella in mano contenente un pancake freddo. L'obiettivo è arrivare al traguardo avendo girato il pancake, senza farlo cadere, almeno tre volte.

Una delle più antiche competizioni sembra essere quella fra la città di Liberal (Kansas) e Olney (England)  (città che conserva la discendenza originaria della gara dal 1445) che ebbe inizio nel 1950 quando il presidente Leete, dopo aver visto una foto delle donne di Olney gareggiare fra loro, contattò il vicario della chiesa di St. Peter e Paul per sfidarle; la vincitrice, in entrambe le gare, riceve come premio un bacio dal campanaro. Da allora la competizione si tiene ogni anno; inoltre molte sono le iniziative che vengono realizzate anche nelle scuole. 

Quindi perché non festeggiare in maniera alternativa preparando dei pancake oltre alle solite frappe e castagnole? Se non fosse che sono già in via di preparazione i ravioli dolci di mia mamma, mi sarei messa all'opera!






11 febbraio 2013

Grammy Awards 2013: i look delle star

Proprio ieri si sono tenuti i Grammy Awards 2013 e senza dubbio il look naturale è stato fra quelli più gettonati salvo alcuni, rari, eccessi. Due sono stati i gruppi che, in quanto a look, sono emersi sul red carpet. ll primo è caratterizzato da labbra nude e occhi da gatta: linee nere ed intense di eyeliner o smokey non troppo eccessivi, entrambi adornati da ciglia finte super drammatiche, persino Katy Perry, rinomata per i suoi look estremi e stravaganti, questa volta si è lasciata conquistare da un make up sobrio. Il secondo gruppo di celebrities ha invece scelto di portare in primo piano le labbra, color prugna come Kat Dennings o corallo come Rihanna, con occhi un po' più discreti sui toni del marrone o naturali. 




Altro protagonista della passerella sono state le trecce: ogni star l'ha portata interpretandola a modo proprio. Delicata e quasi fiabesca la scelta di Taylor Swift e Mika Newton, decisamente più eccentrica e sopra le righe, specie per via dei capelli bicolor, è quella di Bonnie Mckee.





9 febbraio 2013

Review face to face: Saponette dei Provenzali(Miele e Propoli vs Argilla e Aloe)


Oggi review face to face, ovvero a due: parliamo delle saponette dei Provenzali, nello specifico quella al Miele e Propoli e quella all'Argilla e Aloe

Parto con il dire che sono due saponette del tutto diverse, la prima, quella al miele e propoli è una saponetta idratante per pelli demineralizzate, mentre la seconda, quell'argilla e aloe, è una saponetta purificante per pelli grasse e impure. Io sono un bastian contrario, è la mia natura, insita e non. Ero partita tutta entusiasta per provare quella al miele e propoli perché l'aveva consigliata una delle mie youtuber preferite dicendo che era buona, idratante, struccava bene etc. L'ho provata e...non mi è piaciuta! Non che sia una delle piaghe d'Egitto, sicuramente una mano chiusa nello sportello dell'auto è peggiore, ma non è un prodotto che fa per me, ecco. In realtà avrei dovuto pensarci prima visto che era una saponetta idratante e io, invece, ho una pelle mista. Non mi ha reso la pelle grassa, ma usata in tandem con lo struccante di Lush Non ti scordar di me (che ho già recensito) ha fatto i suoi piccoli danni. Altra pecca è che, nonostante sia una saponetta idrante, la crema dopo dovevo usarla ugualmente perché la pelle mi tirava un po'. Arriviamo ora al suo difetto più grande: brucia da morire! Lo so, tutti i saponi che vanno negli occhi fanno male, ma questa, nella scala del dolore raggiunge il livello 10 +, meglio dei polli Amadori. E' come se guardaste l'inferno infilando gli occhi in un rogo di fiamme! Mai provato un dolore simile, quindi, vi parlo con il cuore in mano: prima di aprire gli occhi state attente a risciacquarvi benissimo. 

Tentativo sfigato N 1 di foto artistica. Immagine su file cm13x17


Veniamo invece alla saponetta all'argilla e aloe. Questa l'ho comprata per caso, senza pensarci molto e anche in maniera un po' distratta, ma è diventata la mia saponetta del cuore. Innanzi tutto l'odore è proprio buono, sa di erba, di aloe, di fresco e di pulito. Mi ricorda l'odore di qualche erba un po' selvatica, ma non è affatto aggressivo. 
Gli effetti di questa saponetta li ho notati già dopo qualche giorno, la pelle era più luminosa, i pori della pelle meno dilatati (la mia zona critica è il mento) e c'erano già meno punti neri. Come sempre, non è risolutiva e non fa miracoli, ma è molto d'aiuto e soprattutto, usandola come detergente dopo lo struccante, mi permette di usare Non ti scordar di me senza che la pelle ne risenta troppo. Inoltre contiene l'aloe che ha proprietà lenitive e magari potrebbe dare una mano a tutte quelle ragazze che d'inverno soffrono di rossori.


Tentativo sfigato N 2 di foto artistica. Immagine su file cm 17x10



Una cosa che ho notato in entrambe è che, dopo un po' che le utilizzo, o se rimangono troppo sotto il getto dell'acqua (a volte le uso in doccia e lì è inevitabile che si bagnino) tendono un po' a spaccarsi, è come se si "squamassero". Questo non influisce minimamente nella funzionalità della saponetta, ma mi sembra giusto farvelo presente 

Il brand dei Provenzali mi piace molto per quanto riguarda il concept aziendale: produce con sostanze più o meno naturali, non è testato sugli animali, il loro saponificio è ad impatto zero sull'ambiente (ha avviato un progetto di compensazione dei CO2 tramite il rimboscamento) e utilizza energie rinnovabili: tutti validissimi motivi per acquistare da loro. Magari c'è ancora da aggiustare un po' il tiro di alcuni prodotti, ma la strada intrapresa è buona.

Le saponette hanno un costo inferiore ai 2€ e sono di facile reperibilità, da acqua e sapone ai supermercati. 

8 febbraio 2013

Nails Inc. e le nuove texture per smalto

Ok, lo giuro: è l'ultima volta che mi stupisco per un nail art trend. 
Nel precedente articolo, quello sul fur effect, ero convinta davvero che non sarebbero riusciti a spingersi oltre, invece sbagliavo! Il brand Nails Inc. ci ha stupito con nuove e insolite texture: andiamo dal Feather effect (sì lo so, ormai l'animalier è ovunque) fino a quello denim. Fra le altre tipologie innovative troviamo il Concrete Nail Polish, uno smalto dal finish talmente particolare da risultare esattamente realistico, c'è chi lo ha paragonato a un muro dipinto. Di pari passo con il Denim Effect c'è il Leather Effect, a quanto pare i trend in fatto di unghie per la primavera 2013 saranno all'insegna di materiali diversi, texture differenti ma che riportano in un certo qual modo al quotidiano, un'unione fra cosmetica e fashion: indossare sulle unghie quello che abbiamo nell'armadio. 
Sempre su questa linea sono anche le applicazione a forma di teschio. Li abbiamo visti nella precedente stagione su ogni accessorio e capo, dalle sciarpe alle borse, dalle giacche alle scarpe e anche quest'anno continuano a fare capolino nelle vetrine dei grandi brand low cost. 
Voi che cosa ne pensate? Ce n'è uno in particolare che vi piace? Devo dire che, dopo un inizialmente momento di avversione, trovo piuttosto accattivante quello con le piume e anche la versione denim.







7 febbraio 2013

Cuore di Neve: l'iniziativa animalista di Neve Cosmetics

















Devo ammettere che la Neve Cosmetics mi è sempre piaciuta, nonostante gli ultimi pennelli che ho preso da loro mi abbiano delusa terribilmente. L'ho sempre ritenuta un'azienda valida, professionale (lo hanno dimostrato rimandandomi i prodotti dopo la mia segnalazione), cruelty free, vegana, precisa e affidabile, insomma, di punti a loro favore ce ne sono tanti. Da adesso ce n'è uno in più: ho scoperto che ha dato il via ad un'iniziativa no-profit tramite la quale ha donato ben 10.000€ in favore degli animali meno fortunati.
Si tratta di canili, gattili, centri di cura per gli animali e in programma, esattamente tra un anno, ci sono altri 10.000€ per dei centri sparsi su tutto il territorio e non solo geograficamente vicini all'azienda. 


Inoltre la Neve Cosmetics accetta suggerimenti da parte delle sue clienti per associazioni Onlus italiane a cui devolvere la propria donazione, se ne conoscete qualcuna potete scrivere loro a cuoredineve@nevecosmetics.it



Acquistare dalla Neve Cosmetics è sicuramente una mossa valida, da adesso in poi saranno soldi due volte ben spesi!

Piccoli Limoni Gialli

Complice il maltempo, l'insonnia e tanto tempo libero ho ripeso a leggere dopo molto. E' stata una pausa lunga quella fra me e la lettura, ma adesso stiamo iniziando a riallacciare i rapporti. Come ogni relazione che si rispetti bisogna andarci piano, passo per passo, senza fretta.

Così sono andata alla Feltrinelli, uno dei miei luoghi preferiti in assoluto, e ho iniziato a curiosare. Raramente parto con un'idea definita in mente, entro e inizio a girovagare, mi lascio attirare principalmente dalle copertine e dai titoli. Le copertine perché sono sempre stata sensibile a tutto ciò che è esteticamente bello, armonioso, colorato (mai in maniera eccessiva) e dal titolo perché deve essere evocativo, deve far prendere corpo a delle immagini nella mia mente. Tendenzialmente i libri che mi attraggono sono quelli che mi ispirano qualcosa di carino, devono darmi delle sensazione piacevoli, di conforto.

Per il mio ritorno ho deciso di optare per un libro "leggero". Niente che mi facesse sentire in soggezione per la portata, la tipologia o il parere di altri; volevo un libro sconosciuto ma dalla storia fluida.
La mia scelta è ricaduta su di lui: Piccoli Limoni Gialli.
Una delle cose che mi ha attirata è che la vicenda si svolge in Svezia, una location diversa dai soliti libri di letteratura rosa che di norma si sviluppano negli Stati Uniti.
Oltre a questo la trama aveva un richiamo all'Italia, ovvero i limoni gialli. 

La protagonista, Agnes, viene licenziata a seguito di una molestia del suo capo, una volta tornata a casa cerca conforto nel suo fidanzato che però la chiama per lasciarla per una tipa "dalle tette rifatte". Dopo un iniziale momento di sconforto la protagonista decide che è ora di rimboccarsi le maniche e dare un senso alla propria vita, va alla ricerca di un nuovo lavoro (ha sempre lavorato come cameriera ma ambiva a qualcosa di più) ma le proposte sul mercato non sono particolarmente allettanti. Fin quando, un giorno, nell'ufficio di collocamento, incontra un suo vecchio collega che sta aprendo un ristorante e le chiede di imbarcarsi in questo nuovo progetto con lui; ovviamente Agnes accetterà. 

Non proseguo oltre nel raccontare la trama perché non voglio mai svelare troppo agli altri, questa deve essere solo una piccola sinossi che stuzzichi la vostra curiosità. Non aspettatevi una storia dal ritmo incalzante e travolgente, anzi, in alcuni momenti è anche piuttosto lenta ma è giusto così, rispecchia esattamente il luogo in cui è ambientata. L'andamento della narrazione va perfettamente di pari passo con quei paesaggi innevati della Svezia, quel clima ovattato dove ogni cosa va a rilento, non è sconvolta dalla frenesia ma anzi è accarezzato dalla natura e da piccoli frammenti di vita quotidiana. Questo è stato uno degli aspetti che mi è piaciuto di più, oltre al fatto che la protagonista riesce comunque a risollevarsi e a realizzare qualcosa che desiderava senza lasciarsi demoralizzare dal contesto. Agnes è la classica donna per certi versi fragile e debole che per anestetizzare le proprie paure opta per la scelta più facile, quella più conveniente, per poi rendersi conto che quella più difficile, per quanto rischiosa sia, è la cosa migliore da fare. All'interno del libro vengono anche affrontati temi come "l'industrializzazione", il conflitto fra città e periferia, la globalizzazione; insomma, ci sono anche spunti non proprio leggeri su cui riflettere.

 Nella storia ci sono anche un paio di colpi di scena che non vi aspetterete o meglio, uno secondo me è abbastanza scontato se siete un minimo attenti ai dettagli. Infine, uno di quei piccoli particolari che ti scaldano il cuore è l'apertura di un blog/sito da parte dei genitori della protagonista, sito che poi avrà anche un discreto successo; non può che suonare come una specie di segno per una persona che ha appena aperto un blog. Detto ciò concludo, nella speranza di avervi offerto un piccolo spunto di lettura. Uh, dimenticavo: il libro non è esattamente corto, anzi, sono 375 pagine! Se doveste mai leggerlo, fatemi sapere cosa ne pensate.

5 febbraio 2013

Bio Natyr Attivacell, quando la cosmesi, oltre che bio, diventa fair trade

Sempre più donne sono alla ricerca di cosmetici bio, cruelty free e privi di sostanze chimiche, da adesso è possibile unire all'aspetto bio il fair trade. La risposta viene da L'Altromercato, consorzio che da anni promuove iniziative e prodotti basati sul commercio equo e solidale, propone una nuova linea corpo: Bio Natyr Attivacell. Questa linea fa fede ai principi de L'Altromercato ed è priva di siliconi, coloranti e profumi, sostituiti da delicati oli essenziali; anche il packaging è riciclato al 40%.


























Bio Natyr Attivacell è composto da tre prodotti da utilizzare rispettivamente in tre step: lo scrub gel, una crema gel corpo e il siero concentrato. Lo scrub (prezzo 10.10€ formato 150ml) può essere utilizzato sotto la doccia e il massaggio effettuato dai microgranuli di bamboo serve a riattivare il microcircolo. Lo scrub lavora in tandem con la crema gel corpo (prezzo 17.15€ formato 150ml) che, anch'essa a base di tè verde e alga spirulina, va applicata mattina e sera ed offre un'azione drenante e tonificante grazie agli estratti di guaranà e ananas. Infine, step imprescindibile è il siero concentrato (prezzo 8.50€ formato 30ml) che produce un effetto urto grazie agli oli essenziali di zenzero, curcuma, limone e aneto. Il siero, oltre che massaggiato direttamente sulle zone critiche, può essere usato sia sulle zone linfatiche come inguine e caviglie, oppure poche gocce nell'acqua tiepida per fare il bagno insieme a 1kg di sale. 

I prodotti sono disponibili in tutte le Botteghe Altro Mondo.
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