9 giugno 2015

Tè e biscotti: Colpa delle stelle di John Green

Eccoci ad un nuovo episodio di "Tè e biscotti", anche se ormai è tempo di passare al tè freddo!Oggi parliamo di un libro diventato molto famoso grazie alla sua trasposizione cinematografica, ovvero Colpa delle Stelle di John Green.



Sicuramente ne avrete sentito parlare in lungo e in largo visto che è stato il fenomeno letterario e cinematografico dello scorso autunno, io sono riuscita a leggere il libro solo il mese scorso perché ho aspettato di avere accesso alla versione in lingua (un sentito grazie alla mia spacciatrice ufficiale di libri in inglese, grazie Lucia!).

La trama è incentrata sulla storia d'amore fra Hazel Lancaster e Augustus Waters, due ragazzi entrambi malati di tumore. Non penso ci sia molto altro da dire sull'intreccio sia per non evitare spoiler, sia perché tutto il resto è un po' di contorno.
Parliamo di uno young adult quindi i protagonisti sono degli adolescenti; probabilmente i più storceranno il naso pensando sia un libro per ragazzini, ma personalmente l'ho trovato molto maturo.
La storia d'amore non è scodellata come un polpettone melenso di paroline dolci, c'è una nascita e uno sviluppo che avviene lentamente, ma senza essere stantio. Non è la relazione perfetta, non viene dipinto come un idillio d'amore e, nonostante la presenza della malattia, è tutto molto pacato e bilanciato. Hazel e Augustus non sono concentrati solo su loro stessi o sulla loro storia d'amore, nonostante tutta la sofferenza da cui sono investiti non smettono di prendersi cura anche di chi gli sta accanto. 

La cosa che più mi è piaciuta di questo libro è il modo in cui viene affrontato il tema della malattia: è una presenza costante in tutto il libro, non viene permesso al lettore di dimenticarla, ma al tempo stesso non è la colonna portante della storia. Ad un certo punto della storia Hazel, parlando con un altro personaggio, afferma che "non c'è niente che tu mi possa dire sulla mia malattia che io non sappia già", ed è proprio questa la forza della narrazione, non viene ribadito quello che già tutti sappiamo sul cancro o sull'esserne affetti, Ci si rapporta alla malattia anche cinicamente, perché serve un'arma per combatterla e non soccombere e perché in fondo siamo umani. Per non lasciarsi completamente investire da essa, per non esserne completamente succubi, l'unica strada è deriderla e non prendersi troppo sul serio. 
Forse il tema effettivo del libro, più che la malattia in sé, è la morte, la paura del nulla, dell'oblio come dice Augustus, di non essere ricordati o di essere ricordati in maniera qualunquista da chi non ci conosceva davvero, il che ci porta ad essere uno dei tanti. 
Non c'è eroismo o coraggio nel modo di affrontare il proprio destino, entrambi lo fanno così come farebbe chiunque: con una certa dose di rassegnazione davanti all'ineluttabile, di paura e di frustrazione davanti all'impotenza, il tutto condito da una punta di sarcasmo. La narrazione è sincera e penso sia questo a fare presa sul lettore: non viene indorata la pillola, i protagonisti non vengono presentati come due persone straordinarie, ma ordinarie, non c'è merito nell'essere malati e affrontare la malattia, fa semplicemente schifo e chiunque vorrebbe non doversi trovare in quella situazione.

Un altro tema che ho trovato molto interessante è l'impatto che la malattia ha sulle persone vicine ai malati. Normalmente quando si parla di eventi così traumatici si ha la tendenza a concentrarsi unicamente su chi li vive in prima persona, mentre invece questi hanno ripercussioni anche su genitori, amici, persino su un criceto, ripercussioni oltre al dolore della perdita e del distacco. C'è sempre un po' il tarlo di come continuerà a ruotare il mondo dopo la morte e la risposta, semplice quanto brutale, è che continua a girare, con tutto la sofferenza che ne deriva, con tutto lo strazio e le perdite, ma esiste comunque un seguito per quanto si faccia fatica a desiderarlo.

In conclusione non posso far altro che consigliarvi questo libro, anche in lingua originale perché molto semplice. L'ho trovato scorrevole, con diversi plot twist che non rendono la lettura un'unica pozza di lacrime. Mi spiace solo aver visto prima il film, tra l'altro molto fedele al libro, perché non sono riuscita a gustarmi la trama tanto quanto avrei potuto, ma pazienza.
Come al solito aspetto pareri, opinioni e quant'altro!

2 commenti:

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