Come al solito arrivo sempre con calma sulle cose, dopo un lungo periodo di riflessione e meditazione ho acquistato il mio Dreamy Matte Liquid Lipstick di Nabla. L'ho indossato, provato, testato e negli ultimi tempi è stato praticamente l'unico rossetto che ho messo in ogni occasione. La colorazione che ho acquistato è Grande Amore, quella che mi incuriosiva di più, però ammetto di essere tentata anche da qualche colore un po' più nude visto che tendo a comprare quasi sempre solo colori accesi. Penso però che aspetterò la collezione natalizia prima di procedere ad un altro acquisto dato che stanno per uscire nuovi colori.
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15 novembre 2017
22 novembre 2016
Prodotti finiti: Ottobre 2016
Eccoci con il consueto, forse è
uno slancio d’ottimismo un po’ esagerato, appuntamento con i prodotti finiti, anche se questa volta ci siamo un po' spostati con la data ma purtroppo ho avuto dei problemi con il pc.
Questa volta la gamma di prodotti terminati è abbastanza varia e direi di
partire dai contorno occhi che in questo articolo la fanno da padrona.
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16 settembre 2016
Review: Io Prima di Te (Me before You)
L'altro giorno sulla mia pagina fb vi parlavo dell'iniziativa Cinema2day che riduce il prezzo del biglietto a 2€ ogni secondo mercoledì del mese. Io non mi sono lasciata sfuggire l'occasione e sono andate a vedere Io prima di te (Me before you) visto che ne avevo sentito parlare tanto ed ero proprio curiosa! Non avevo cercato trailer, né letto alcuna trama, sono andata così, all'avventura, e devo dire che non me sono pentita.
10 maggio 2016
Movie Mix 1
Qualche tempo fa vi avevo chiesto se vi potesse interessare che parlassi dei film che avevo visto di recente, niente recensioni pretenziose perché sono fuori dalla mia portata e le lascio a chi ha le conoscenze adatte per farlo.
Solo una piccola carrellata con qualche informazione sulla trama, impressioni e aspetti rilevanti. Troverete un po' di tutto, mi piace spaziare e vedere diverse tipologie di film, dalle commedie ai thriller, dai gialli ai film di animazione. Vi lascio anche i trailer così avrete un'idea del film e magari vi verrà voglia di vederli. Iniziamo!
Pride + Prejudice + Zombies15 febbraio 2016
Tè e biscotti: il magico potere del riordino di Marie Kondo
Ultimamente non si sente parlare d'altro, tutti sono stati presi dalla smania di riordino della casa, me compresa, e questo libro sembra essere la chiave del successo: stiamo parlando de "Il Magico Potere del Riordino" di Marie Kondo.
Se foste interessati vi lascio il suo sito web http://konmari.com/en/
Se foste interessati vi lascio il suo sito web http://konmari.com/en/
14 dicembre 2015
Riview: Brow Divine matita per sopracciglia Nabla
Eccoci qua con un nuovo articolo sulle sopracciglia e un nuovo prodotto per loro, parliamo questa volta delle matite automatiche per sopracciglia di Nabla.
In passato vi avevo parlato delle Manga Brows di Neve Cosmetics che mi erano piaciute, ma devo ammettere che le Brow Divine di Nabla le supera.
31 ottobre 2015
Review: Latte Detergente viso all'Olio di Argan e Alfaidrossiacidi del fiore dell'Erboristica
La saga degli struccanti fallimentari continua: questa volta parliamo del Latte Detergente Viso all'Olio di Argan e Alfaidrossiacidi del fiore dell'Erboristica.
10 ottobre 2015
Tè e biscotti: L'inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender
Sono giorni completamente folli in cui non mi fermo un attimo (tranne adesso ovviamente), la sera vorrei mettermi a scrivere ma come mi avvicino al letto cado in catalessi e tutti i miei buoni propositi sfumano miseramente!
Comunque finalmente sono qui e vi parlo del libro The Particular Sadness of Lemon Cake (in italiano L'inconfondibile tristezza della torta al limone) di Aimee Bender che ho finito di leggere almeno una 15ina di giorni fa e di cui ancora non sono riuscita a scrivere la recensione. Ve ne devo parlare, ve ne devo parlare per forza, non perché sia un bel libro, ma perché è uno dei libri più brutti che abbia mai letto e voglio risparmiarvi la perdita di tempo.
24 agosto 2015
Tè e biscotti: Still Alice di Lisa Genova e l'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea di Romain Puoèrtolas
Titoloni lunghi e doppi per questo appuntamento di lettura di fine estate. Ormai non mi giustifico nemmeno più per le assenze, pensatemi sempre con il capo chino e cosparso di cenere.
La cosa buona dell'estate (oltre al fatto che non mi avete fra i piedi) è che riesco a leggere di più, ragion per cui vi presento un doppio appuntamento questa volta: L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea e Still Alice.
9 giugno 2015
Tè e biscotti: Colpa delle stelle di John Green
Eccoci ad un nuovo episodio di "Tè e biscotti", anche se ormai è tempo di passare al tè freddo!Oggi parliamo di un libro diventato molto famoso grazie alla sua trasposizione cinematografica, ovvero Colpa delle Stelle di John Green.
29 gennaio 2015
Tè e biscotti: One Day di David Nicholls
Ero armata di tante buone intenzioni, avevo in mente un post sui finiti del periodo, un altro con i regali di Natale (eh sì, lo so, è quasi Carnevale e io ancora vado farneticando sul Natale, ma quest'anno ho ricevuto proprio dei bei regali e ve li voglio mostrare), ma il Signore Supremo dei Blog ha punito me e la mia pigrizia con la pioggia. No sole, no blogging, altrimenti avreste bisogno di una lampada a infrarossi per capire cosa c'è nelle foto.
Detto quanto, visto che non posso fare foto e che fuori piove, momento perfetto per scrivere, voglio parlarvi dell'ultimo libro che ho letto: One Day di David Nicholls.
15 gennaio 2015
Chiacchiere su "Big Eyes" di Tim Burton
Come ho già scritto su Facebook, domenica sono andata a vedere Big Eyes di Tim Burton, che mi aveva incuriosito sin dalla sua prima apparizione in tv e su internet.
Sarà che a capodanno hanno fatto la maratona dei film di Tim Burton; sarà che negli anni, per un motivo o per l'altro, li ho visti praticamente tutti; sarà che il personaggio principale del film è un'artista, fatto sta che non potevo perdermelo!
13 febbraio 2013
Tè e biscotti: il postino di Neruda
La recensione, la chiacchierata (così va meglio) di oggi sarà sul libro Il Postino di Neruda di Antonio Skarmeta. Definirle recensioni mi pare un po' pretenzioso, così ho deciso di inserirle nel filone "Tè e biscotti": perché non c'è niente di meglio che leggere un libro davanti a una tazza fumante di tè, o parlare dell'ultimo libro che si è letto sgranocchiando qualche biscotto.
Il Postino di Neruda sicuramente è un libro più "classico" rispetto a Piccoli Limoni Gialli, tant'è che esiste una trasposizione cinematografica in cui recitano sia Massimo Troisi che Maria Grazia Cucinotta che ho intenzione di vedere e che sicuramente avrete già visto.
La trama diciamo che è piuttosto semplice, così come lo è il libro, infatti conta poco più di un centinaio di pagine. La storia si svolge ad Isla Negra, lungo le coste del Cile. Un luogo dalle cui descrizioni si può quasi sentire il profumo della salsedine e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli. Il giovane Mario Jiménez fermamente deciso a non seguire le orme del padre pescatore e, più in generale, a non lavorare. Un giorno, costretto dalle ormai insistenti richieste del padre a trovarsi un impiego, viene assunto come postino di un unico illustre cliente: il poeta Pablo Neruda. Mario Jiménez, sentendosi in soggezione rispetto alla fama e alla grandezza del poeta, decide di comprare con i primi soldi guadagnati una delle sue opere. Inizialmente il rapporto fra i due è piuttosto impacciato, ma l'insistenza di Mario li porterà a diventare amici, grandi amici. Come al solito non procedo con il racconto della trama perché lascio a voi il gusto di proseguire e scoprire passo dopo passo come si svolgeranno i fatti.
Indubbiamente questo libro può essere considerato una delle più belle storie d'amicizia che la letteratura ricordi, almeno a mio avviso. Un rapporto inizialmente squilibrato e impari, il povero figlio di un pescatore e un illustre poeta candidato addirittura al premio Nobel. Sembra non legarli niente se non il rapporto postino-cliente, ma come al solito sarà la letteratura, le parole, il desiderio di esprimere la propria interiorità e i propri sentimenti ad avvicinarli. Fino all'incontro con Pablo Neruda, Mario Jiménez appare un sempliciotto, un fannullone privo di qualsiasi spessore, ma il rapporto mecenatico che stringeranno lo renderà in grado di scrivere addirittura delle poesie.
L'ossessione quasi maniacale del postino per le metafore porterà Neruda a provare nei suoi confronti un affetto tenero, ma basato sulla fiducia e privo di qualsiasi moto di superiorità. Potrei spendere migliaia di parole a descrivervi la tenerezza della loro amicizia, ma credo che possiate capirlo a pieno solo leggendo il libro.
Anche altri personaggi meritano di essere menzionati, ad esempio Rosa vedova Gonzàlez che con il suo carattere forte e schietto riesce a mettere al tappeto Pablo Neruda, a cui di certo non mancano le parole. Inoltre meritano una lode particolare i suoi proverbi, una saggezza popolare talmente disarmante da ricordare quasi l'Agnese dei Promessi Sposi.
Be' di elementi per invogliarvi a leggerlo ve ne ho dati a sufficienza, ora aspetto i vostri feedback in caso qualcuno di voi lo abbia letto. Se non l'avete ancora fatto, correte a comprarlo perché merita davvero!
7 gennaio 2013
"La Migliore Offerta" al posto dei cinepanettoni.
Come potete intuire dal titolo di questo articolo, odio i cinepanettoni. Non li sopporto da nessun punto di vista: odio la trama banale da classica commedia all'italiana piena di fraintendimenti e di battute spinte, odio che attori di una certa età impersonino ruoli in cui non fanno altro che guardare languidamente la prima coscia scoperta che passa, nemmeno fossero naufraghi al primo pranzo di Natale dopo decenni. In sostanza è un genere cinematografico che per me potrebbe sparire tranquillamente senza lasciare alcun vuoto: si può fare comicità in maniera intelligente senza dover sempre scadere nel volgare.
Le sale dei cinema sotto Natale sono strapiene di questo genere di film, ma da un po' di giorni si era aperto uno spiraglio, un film diverso dagli altri ed è quello di Tornatore: La Migliore Offerta. Le recensioni ne cantano le lodi senza riuscirlo a collocare in una categoria specifica, la più comune è quella di thriller-giallo-romantico che, in sostanza, vuol dire tutto e niente. Incuriosita, ho deciso di andare a vederlo.
Le premesse erano già ottime: l'attore principale, Geoffrey Rush, ha recitato nel Discorso del Re, film che ho adorato, musiche scritte da Moricone, un biglietto da visita dei migliori!
La Migliore Offerta parla di un battitore d'asta piuttosto in là con gli anni, un individuo cupo e solitario, al limite della misantropia e con un'insana passione per i ritratti di donna. Le vicende hanno inizio quando si ritrova a fare l'inventario di una villa per una cliente piuttosto schiva e atipica.
Non vi dico oltre della trama per non rovinarvi nulla, ma posso dirvi che in questo film viene analizzata con minuzia e sottigliezza la solitudine dell'uomo, la complessità dei sentimenti come l'amicizia e l'amore e la fiducia nei rapporti, il tutto in un delizioso contesto artistico che fa da compagno all'aspetto thriller della storia. Rimarrete per due ore incollati allo schermo completamente concentrati, a fare congetture, a tifare per l'uno o per l'altro personaggio, a rispecchiarvi nell'uno o nell'altro protagonista, soffrendo con loro. Quando crederete di aver capito tutto dell'intreccio, le carte si rimescoleranno completamente; la sceneggiatura è grandiosa perché, se riducessimo la storia all'osso potrebbe sembrare banale e scontata, invece il regista riesce a fare la magia, riesce a mescolare sapientemente e in maniera perfettamente equilibrata tutti gli ingredienti. Degni di nota sono anche i dialoghi costellati di varie perle, così come gli arredi e le scenografie. Ringrazio Tornatore per avermi offerto questo spaccato umano diverso dal solito Giovannona Coscialunga a Courmayeur.
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