In questi giorni il caldo si sta facendo sentire in tutto il suo splendore e a me è venuta una gran voglia di mare. Se dico mare non posso non pensare alla scorsa estate quando sono andata in vacanza a Lipari e nello specifico non posso non pensare alla cucina siciliana, quei sapori del sud decisi, ma al tempo stesso semplici, che sanno d'estate, sole, mare e vento.
Il passo al pesto alla trapanese è stato breve. E' una ricetta di una semplicità disarmante, ma che in un momento ti riempe la casa di profumi, di salsedine e di vacanze. Il pesto alla trapanese è il corrispettivo del sud del pesto alla genovese, infatti al posto dei pinoli ci sono le mandorle con l'aggiunta dei pomodori.
6/7 pomodori datterini
25gr di mandorle
4 foglie di basilico
2 spicchi d'aglio
Considerate che con questa quantità il sugo viene bello ricco e abbondante, se preferite la pasta un po' più "asciutta" allora gli ingredienti vanno bene anche per due persone.
Il procedimento è semplicissimo: lavate bene i pomodori e le foglie di basilico, nel mentre mettete sul fuoco l'acqua. Non appena l'acqua inizia a bollire immergetevi i pomodorini per 3 minuti, vanno solo sbollentati. Tirateli fuori con un mestolo, l'acqua la potete utilizzare tranquillamente per poi cuocerci la pasta così vi risparmiate di lavare due pentole.
Mentre la pasta cuoce, frullate insieme le mandorle, i pomodori scottati (se non amate le bucce, spellate i pomodori) il basilico e l'aglio. Quando il composto è ben omogeneo aggiungete un po' d'olio e frullate di nuovo così che il composto non sia troppo compatto, ma rimanga leggermente più cremoso.
Scolate la pasta, mescolate, aggiustate con sale, pepe e parmigiano (la ricetta vorrebbe il pecorino, ma quello che ho in casa è troppo forte e avrebbe coperto tutti gli altri sapori quindi ho optato per il parmigiano che è più delicato). La meraviglia di questa pasta è il profumo, l'aglio e il basilico le conferiscono un aroma invitante che persuaderà anche i più scettici. Et voilà, la cena è servita e buon appetito!