28 dicembre 2012

Gli angeli custodi di Lush

In questo post vi parlo di uno degli articoli di Lush prodotti per il Natale e quindi, ahimè, in edizione limitata: Cherubini a fior di pelle.
Fratello del famoso Angeli a fior di pelle, questo detergente viso è realizzato con mandorle e noci tritate, mirtilli rossi e Brandy. Inutile dire che l'odore è al limite del paradisiaco, mi ricorda quello degli amaretti e che personalmente adoro. Ci sono diversi ingredienti interessanti: il caolino, o più comunemente argilla bianca, che serve ad asciugare ed assorbire (viene utilizzato anche nelle ciprie) e ha proprietà riequilibranti; oppure i mirtilli rossi che servono a proteggere le pelli arrossate e delicate, quindi particolarmente adatto per l'inverno.

Questo detergente viso è veramente ottimo, potrei anche sbilanciarmi a dire che sia il migliore che abbia mai provato! Lascia la pelle morbida e per niente secca, non ci sarebbe addirittura bisogno di mettere la crema idratante dopo. I pezzettini di mandorle e noci tritate fanno uno scrub sul viso così leggero da poter essere utilizzato quotidianamente(io lo uso ogni mattina senza problemi)


                Buche de noel
                                    

Ne prendo una piccola manciata, la metto in una mano e mi bagno le dita dell'altra per lavorarla fino a farla diventare una crema che applico, partendo dal mento che è la mia zona critica, su tutto il viso con movimenti circolari. Un piccolo tip, mentre lo applicate vi consiglio di tenere l'altra mano sotto il viso così che possiate raccogliere i pezzetti che cadono durante l'applicazione e non vadano sprecati. Dopo aver massaggiato per bene il viso, risciacquate con acqua tiepida per avere un'ulteriore coccola, o con acqua fredda per riattivare del tutto la microcircolazione e svegliarvi completamente.

Il costo si aggira intorno ai 10€, ci sono 100 grammi di prodotto che viene venduto all'interno delle scatoline nere della Lush con il coperchio.

25 dicembre 2012

Have a break, have a tea

Metti un freddo pomeriggio d'inverno, di quelli da sciarpa e cappello, tre amiche che si devono scambiare i regali di Natale e aggiungici la necessità di un luogo chiuso per spettegolare in tutta tranquillità. Ecco, questi sono gli ingredienti perfetti per godersi un po' di relax al Bibelot Arthè situato a Piazza dell'Alberone 13, Roma.

Questo non è un semplice bar, ma una vera e propria sala da tè anche se l'arredamento è, per certi versi, alternativo. Normalmente se penso alle sale da tè mi viene in mente Jane Austen o le sorelle Bronte intente a intavolare una discussione letteraria e non di certo Tarzan che sorseggia dell'estratto di bambù da una noce di cocco. Sì, ho pensato a Tarzan per via del rivestimento maculato delle sedie che conferisce quella nota kitsch che spiazza un po' ma che, al tempo stesso, smorza un po' il tono serioso del locale.
Sicuramente se siete degli amanti del tè non potete non farci un salto perché c'è tutta una serie di tè e infusi dalle miscele particolari, evocative e originali. Oltre alla classica teiera vi verrà portato un delizioso vassoietto di ceramica con zollette di zucchero di canna e classico, e dello zucchero semolato. In un altro vassoietto avrete dei classici pasticcini da tè.



Io ho optato per una cioccolata calda, la prima della stagione, al pistacchio(ho una specie di ossessione per il pistacchio, assaggio qualsiasi cosa lo contenga) e anche a me sono stati portati dei biscottini extra, cosa che personalmente adoro. Anche di cioccolate ce ne sono moltissimi tipi, addirittura al marron glacé e che sicuramente assaggerò la prossima volta che ci tornerò. I prezzi non sono proprio cheap ( i tè oscillano tra i 6 e gli 8€) ma alla fine vengono compensati dalla location particolare e dai biscottini; inoltre è possibile usare i giochi da tavola messi a disposizione dal locale stesso.

20 dicembre 2012

Open Baladin, il paradiso della birra artigianale


Come primo articolo, mi sembrava carino iniziare mostrandovi alcuni posti dove sono stata di recente e che mi sono piaciuti particolarmente. Durante il percorso di questo blog vorrei raccontarvi appunto di pub, sale da tè, bar e ristoranti così da potervi consigliare dei luoghi dove consumare una deliziosa cenetta o anche solo gustarvi un caffè avvolte da un'atmosfera particolare o caratteristica.

Iniziamo con il primo, ovvero l'Open Baladin Roma. Questo pub si trova in Via degli Specchi 5/6 a Roma e senza alcun'ombra di dubbio, il suo punto di forza è uno: la birra. Come entrate nel locale non potete non rimanere affascinati dalla gigantesca parete centrale dove, su ogni singolo scaffale, troneggiano innumerevoli birre. La parola innumerevoli, in questo caso, non è retorica! Ci sono infatti più di 100 birre in etichetta provenienti da tutto il territorio nazionale. Oltre alla quantità, c'è la qualità, infatti potrete trovare ben 40 birre artigianali che vengono servite a rotazione, tant'è che la carta delle birre varia di giorno in giorno.


Queste vengono servite in bicchieri da 0.33cl tutte al costo di 5.00€ al bicchiere a prescindere dalla tipologia; decisamente vantaggiosa la possibilità di acquistarle take away in occasione di serate speciali o per degli abbinamenti particolari. Qualora foste dei profani della birra come me(non ne sono affatto un'intenditrice, né, ahimè, un'amante) potrete limitarvi a decidere fra una chiara o una scura e la/il cameriera/e vi saprà consigliare in base ai vostri gusti.

Il menù è decisamente accattivante, le proposte oscillano fra i classici hamburger e hot dog fino alle insalate e piatti vegetariani, ciascuno dei quali trova delle varianti originali e nostrane ai classici piatti da pub. Fra i vari ingredienti c'è il battuto, la bufala, addirittura il pane di Bonci, definito il maestro supremo della pizza e del pane, e ketchup e maionese sono realizzati a mano. Io e le mie amiche abbiamo preso una birra (la mia era una chiara dolce, mi pare fosse la Enkir) e le Fatate, patate a pezzi fritte e, a mio modesto avviso, prelessate per evitare un'eccessiva frittura. Ecco, questo è stato l'unico neo: le patate erano insipide, ancora con la buccia(ok che ho mangiato anche le bucce fritte di patata e mi sono piaciute tanto, ma le patate con la buccia ancora attaccata mi disturbano) e non troppo cotte. Fortuna che c'era la salsa barbecue a coprirne il (in)sapore.

Per il resto il posto è davvero grazioso, luci soffuse in stile pub, sgabelli magari non troppo comodi specie perché non si sa dove appoggiare cappotto e borsa. La presentazione dei cibi è molto curata: le patate vengono servite in un cestello di acciaio con degli spiedini e la salsa barbecue è avvolta in un cartoccio di carta. La prossima volta proverò senza dubbio le chips della casa con liquirizia.

16 dicembre 2012

Here we are!

Eccoci qui, è giunto il momento di dare il via a questo piccolo blog!Diciamo che questo spazio nasce come contenitore di "cose carine", così amo definirlo, un luogo dove parlare di tutte ciò che può aiutarci a staccare la spina dalla quotidianità e dalle preoccupazioni, un piccolo posto dove rifugiarci insomma!Non entro nello specifico perché spero che My Favourite Things si evolva con il tempo e trovi una sua strada, diciamo solo che le pretese sono poche ma le aspettative sono tante.
Concludo questo primo post di presentazione lasciando una delle mie canzoni preferite e quella che ha ispirato il titolo di questo blog.

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